Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo… il successo di Paci al MUDEC

Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo… il successo di Paci al MUDEC

Un’immersione poetica nel tema del viaggio e delle migrazioni

La coinvolgente installazione di Adrian Paci prosegue con ottimi riscontri al MUDEC, trasformando la grande vetrata dell’Agorà in uno specchio d’acqua capace di evocare storie di viaggi e naufragi. Un’esperienza immersiva che parla al presente e al futuro, aprendo un dialogo sulle speranze e sulle sfide del nostro tempo

TECARTISTI.COM – MILANO. Paci, “Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo”, continua a raccogliere ampio consenso presso l’Agorà del MUDEC, attirando visitatori incuriositi dal potente impatto visivo e dal profondo messaggio di cui è portatrice.
L’opera resterà visitabile fino al 21 settembre 2025 e si inserisce nell’ambito della stagione espositiva 2024-25, dedicata al tema del viaggio e delle migrazioni.

itratto di Adrian Paci, per gentile concessione dell’artista e Jetmir Idrizi

A colpire, sin dal primo sguardo, è la trasformazione della grande vetrata dell’Agorà in un “specchio d’acqua” dalle tonalità azzurro-verdi, evocative di un mare ora placido ora inquieto.
L’artista utilizza la tecnica dei retini tipografici che richiamano le pagine dei quotidiani e le immagini di tragiche traversate in mare: una scelta visiva capace di riportare alla mente storie di spostamenti forzati e naufragi.
Il contrasto tra l’estetica delicata e la forza drammatica di queste vicende crea uno spazio di meditazione sulla condizione umana e sulle speranze che spingono ognuno di noi a intraprendere nuove rotte.

L’installazione, curata da Sara Rizzo e Katya Inozemtseva, va ben oltre il mero impatto visivo: invita il pubblico a interrogarsi sul senso profondo del viaggio, sul significato di confine e su come la memoria collettiva possa emergere anche attraverso frammenti di cronaca. Chi ancora non ha varcato la soglia del MUDEC si troverà di fronte a un’opera che mescola poesia e denuncia sociale, in un equilibrio che rende ogni dettaglio carico di risonanze simboliche.

Sostenuta da 24 ORE Cultura, con Fondazione Deloitte come Institutional Partner, ACACIA – Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana e nctm e l’arte (progetto di ADVANT Nctm), “Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo” è uno degli appuntamenti imprescindibili di questa stagione.
 Perché visitarla? Per scoprire uno spazio che si fa racconto, specchio di storie di migrazione e richiamo continuo al nostro comune desiderio di libertà.
 Un’esperienza intensa, che invita a guardare il mare – e noi stessi – con occhi nuovi.

Nella foto:
Ritratto di Adrian Paci – Per gentile concessione dell’artista e Jetmir Idrizi

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